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3.0 COMUNICAZIONE AMBIENTALE
NATURA E PAESAGGIO PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA 
cliente   ENTE PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA
anno   2002


Carta Tematica dedicata alle emergenze naturalistiche del Parco.

Siamo nel cuore dell’Appennino. Il Parco racchiude tre distinti gruppi montuosi: la maestosa catena calcareo-dolomitica del Gran Sasso, con la vetta appenninica più elevata, il Corno Grande (m. 2912), alla cui base è sopravvissuto il Ghiacciaio del Calderone, il più meridionale d’Europa; i Monti della Laga, nel settore settentrionale del Parco, raggiungono anch’essi una quota ragguardevole sul Monte Gorzano (m. 2458), e costituiscono il complesso montuoso arenaceo-marnoso più elevato ed esteso dell’Appennino; a nord-est del Parco, i Monti Gemelli, due montagne calcaree interessate da complessi fenomeni carsici.

Gli ambienti più peculiari del Parco sono costituiti dalle alte quote, dove si concentra la maggior parte degli endemismi floristici e faunistici. Inoltre, sulle quote più elevate si rinvengono molte delle specie a carattere relittuale, i cosiddetti “relitti glaciali”.

La notevole diversità biologica del Parco si riscontra anche nelle foreste che ne ricoprono circa metà del territorio, con diverse tipologie boschive, tra cui leccete, quercete, cerrete, orno-ostrieti, pioppete a pioppo tremulo, castagneti e faggete.

Estese sono anche le aree pascolive, sia primarie che secondarie. Nel Parco, poi, non manca la grande fauna, in particolare quella delle specie di rilevante interesse naturalistico. Tra queste il camoscio d’Abruzzo, reintrodotto nel 1992 e oggi presente con oltre cento individui sulle montagne del Gran Sasso; il lupo appenninico, con una popolazione di oltre trenta esemplari, che è tornato a predare cervi e caprioli, le cui popolazioni sono in costante aumento. Di recente ha fatto la sua ricomparsa anche l’orso bruno marsicano, a riprova del forte impegno profuso dall’Ente Parco nella tutela e valorizzazione di un territorio straordinario e unico.

Itinerari naturalistici tematici dedicati a: le alte quote, il Calderone, Campo Imperatore, le brughiere a mirtillo, le torbiere, le cascate, le foreste, i grandi alberi, il Voltigno, le sorgenti, il Tirino, i Monti Gemelli, le steppe, il Castagno, i paesaggi agrari.

Cartografia tematica naturalistica in scala 1:175.000.

Testi di Aurelio Manzi, Carlo Catonica, Monia Di Francesco.

Illustrazioni di Tiziana Di Febo e Carla Di Marco.