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3.0 COMUNICAZIONE AMBIENTALE
CARTA DEL GUSTO PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA 
cliente   ENTE PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA
anno   2006

 

Carta Tematica dedicata alle eccellenze enogastronomiche del Parco.

"Sapori della natura, sapori della cultura - si legge nell'introduzione a firma di Walter Mazzitti, Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga - racconta la storia millenaria dell’uomo e del suo territorio e di come ingegno, necessità e sapienza abbiano creato nel tempo un sistema enogastronomico imponente, tra i più pregiati e rinomati d’Italia.

Tutto trae origine da una terra benedetta da Dio e da una grandissima varietà di beni, frutti e risorse.
Un paesaggio di campi aperti, mandorleti, boschi di castagno, alpeggi ricchi di essenze, e poi funghi, tartufi, aneto, coriandolo, zafferano, legumi, frumento e farro, che l’abile mano dell’uomo ha saputo conservare e trasformare lentamente.

Un impero di prodotti tipici, varietà colturali altrove scomparse, carni tenere, ricette e pietanze d’eccellenza, che oggi rappresentano un valore tangibile del Parco e una grande opportunità economica per le comunità locali.

In ogni periodo dell’anno e in ogni angolo dell’area protetta è possibile gustare piatti eccezionali che nascono dall’antica tradizione pastorale, e che sono stati mantenuti o reinterpretati, o in alcuni casi riscoperti, da numerosi chef, ristoratori e produttori innamorati del loro lavoro ma, soprattutto, del loro territorio. I timballi, le olive ascolane, le carni di agnello e di pecora, le zuppe di lenticchie o di farro, le scrippelle teramane, i maccheroni alla chitarra, i ravioli: questi e tanti altri manicaretti sono solo alcuni delle più felici “scoperte” che il visitatore può fare durante il suo soggiorno nel Parco.

E visitando i laboratori e le “boutique del gusto” dell’area protetta, si potrà toccare con mano e acquistare tanti altri prodotti di assoluta bontà e genuinità: formaggi, come il pecorino di Farindola o il canestrato di Castel del Monte; insaccati quali la mortadella di Campotosto, la ventricina della Laga, le salsicce di fegato, e ancora mieli, dolci, olii, vini e mille altre prelibatezze di montagna che esprimono con il sapore, la forma, la morbidezza, il colore, tutta l’arte e la fantasia di un territorio e delle sue genti.

Attraverso foto di paesaggi suggestivi, immagini di squisite pietanze, ricette raccontate con semplicità da alcuni dei principali protagonisti della ristorazione, indirizzi “giusti” dove gustare il meglio della produzione alimentare, si può intraprendere un emozionante viaggio alla scoperta della cultura gastronomica degli undici Distretti in cui il Parco è organizzato. Un’esplorazione nel cuore vero della tradizione, che vuole essere anche un riconoscimento a chi perpetua, ogni giorno, con l’antico rito della cucina, la memoria dei nostri padri e delle nostre madri, consentendoci di non dimenticare mai l’indissolubile legame tra uomo e natura".

Cartografia tematica in scala 1:175.000.

Testi di Clelia Arduini, Filippo Di Donato, Grazia Felli, Aurelio Manzi, Valentina Savini.

Immagini di Maurizio Anselmi.