La testimonianza di Vinicio Scipioni si colloca a pieno titolo tra i documenti di prima mano del secondo dopoguerra a Teramo, una storia sociale e politica che ancora manca.
Non è soltanto una riflessione biografica: è una ricostruzione efficace dei fatti accaduti che, tra l’altro, risulta utile per la chiarezza espositiva, il rigore che emerge, gli stimoli che suscita. Scipioni è stato tra i protagonisti delle vicende sindacali e politiche del Teramano negli ultimi cinquanta anni. Egli parte dalla vicenda personale, ricca e molteplice, per un tentativo di ricostruzione e di analisi che in questo tempo di oblìo e di dispersione della memoria non appare affatto lontano per le domande che sollecita rispetto all’oggi. La scelta del “dialogo” tra noi appare così lo strumento più idoneo per una raccolta diretta di notizie sulle vicende specifiche del Sindacato e della Sinistra in provincia di Teramo; consente soprattutto uno spaccato umano e culturale di un mondo scomparso eppure così ricco di esperienze, emozioni, risultati. L’alternativa che Scipioni sceglie giovanissimo è simile a quella di tanti dirigenti del Sindacato e del PCI che scelsero volontariamente e responsabilmente non una professione comoda e nemmeno un “posto” sicuro e ben remunerato; bensì – facendo una netta scelta di campo tra incertezze – l’impegno a tempo pieno nel mondo del lavoro e nelle organizzazioni dei lavoratori. (Dalla Prefazione di Roberto Ricci) http://www.youtube.com/watch?v=rnI6A3qchQU
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