L’Abbecedario del Buon Terrestre di Mara Di Giammatteo è un libro per l'infanzia (dai 4 anni in su) composto da lettere, parole e immagini che raccontano, sottoforma di elenco alfabetico illustrato, del significato di alcune delle parole più importanti che normalmente utilizziamo o che avevamo dimenticato e di cui conserviamo ancora il legame non solo semantico ma anche di suono e di humus della terra sulla quale viviamo. Sono le parole che vorremmo che i nostri figli non dimenticassero mai... Un libro preziosissimo - per i contenuti e per il contenitore - in forma di albo illustrato per l’infanzia. Tavole bellissime, parole altrettanto, veste editoriale curatissima con copertina rigida e interni in carta naturale di pregio, interamente stampato in quadricromia…
Racconta Mara nell’Introduzione al suo libro: “Un giorno sognai che una tempesta di meteoriti creò un po’ di disordine nella vita quotidiana di questo mondo. Le strade si cancellarono, le memorie dei computer si smagnetizzarono e alcune tracce che segnavano spostamenti e modi di vita quotidiana si mischiarono tra loro, facendoci perdere l’orientamento, la comunicazione e il senso del nostro vivere quotidiano… E poi ricordo anche, seppur in maniera sfocata, che gli abitanti del polo nord d’un tratto si ritrovarono seduti vicino agli abitanti delle risaie dell’est mentre gli abitanti di alcune città dell’ovest si ritrovarono con i pescatori dei mari del sud… Subito mi domandai come avrei fatto per continuare a vivere, perché vivere ci era ancora stato concesso e quindi occorreva ripartire immediatamente con qualche cosa e in qualunque direzione, ma soprattutto ciò che mi spaventava maggiormente era come avrei fatto a comunicare con un mio simile se non avesse parlato la mia lingua. Per questo mi sbrigai a sognare, subito dopo, che in quel caso, non potendo più utilizzare ne' telefono ne' computer, mi avrebbe sicuramente fatto comodo un buon libro, ma forse ancor meglio un bell’abbecedario, sopravvissuto alla tempesta e con tante parole buone che mi avrebbero aiutato. E se per qualche altro infausto motivo quel libro lì non avessi potuto conservarlo, mi sarebbe bastato il suo ricordo, e poi avrei messo insieme le lettere che avrei ricordato.” |