Il primo libro di Daniele Kihlgren, l'imprenditore italo-svedese che alla fine degli anni Novanta ha deciso di recuperare l'antico borgo di Santo Stefano di Sessanio (AQ), trasformando l'intero paese in un albergo diffuso di straordinaria qualità, riscoprendo e valorizzando la cultura materiale del luogo. Un libro che non lascia indifferenti, un testo molto intimo, una narrazione estremamente originale, nella quale rileggere una vita intera, tra racconti, testimonianze, ricordi, intuizioni, emozioni.... «Tanti anni fa - scrive Daniele - arrivai per caso in un borgo quasi integralmente abbandonato della terra d’Abruzzo, Santo Stefano di Sessanio; mi ero perso per le vie sterrate intorno al castello medioevale di Rocca Calascio e, vagando per quei territori, giunsi per caso in una strada che risaliva la montagna verso l’altipiano di Campo Imperatore, finché apparve d’improvviso il borgo incastellato lambito da un piccolo lago creato da una fonte sorgiva naturale. Nel borgo antico e nel paesaggio agrario circostante non vi era segno alcuno del ventesimo secolo... Tutto si era fermato al tempo passato. Solo il borgo di pietra che si fondeva con un paesaggio rurale ricco di segni di antiche pratiche di sussistenza ormai quasi in disuso. Erano anni che cercavo luoghi...»
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