I primi lavori documentati d’intarsio con paglie risalgono al 1600, in Italia e in Francia, tuttavia la pratica, sicuramente antichissima, a metà strada tra artigianato e arte, si sviluppò maggiormente solo a partire dal XVIII secolo. Quello di Barbara Savini è un libro sorprendente, che racconta la storia e la tecnica dell'intarsio in paglie, e lo fa raccontando un'avvincente storia famigliare, tra Umbria, Roma e Abruzzo. Protagonista del volume è la madre dell'Autrice, Luciana Tiezzi, per tutti Meo, da sempre appassionata di intarsio con paglie al punto di ideare una tecnica tutta personale per la realizzazione dei suoi straordinari lavori. I suoi soggetti preferiti sono quelli mutuati dalla natura, piante, animali, composizioni: «I titoli che mamma metteva alle sue “paglie” - racconta Barbara - derivavano da poesie degli amati lirici greci o latini, oppure da scritti di poeti moderni come Montale, Ungaretti, Gozzano. Talvolta si divertiva a inventarli lei stessa, come nel caso di “Campanule Blàndule” o del parafuoco a soggetto di fiamme e farfalle “Falene al Falò”». Il volume, in elegante veste editoriale e quinto titolo della Collana "Arte", è corredato da un ricchissimo apparato iconografico, fatto di immagini d'epoca sui luoghi e sui personaggi delle storie raccontate, e di una puntuale documentazione fotografica sia dei lavori in paglie che degli altri lavori pittorici e artistici di Luciana Tiezzi. Il volume è bilingue, Italiano/Inglese.
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