Ovidio è il poeta antico oggi più letto e amato nel mondo. A distanza di 2000 anni dalla sua morte Sulmona, la sua città, ha voluto dedicargli un grande convegno internazionale onorato dalla presenza del Presidente della Repubblica e che ha riunito alcuni tra i maggiori studiosi del poeta latino attivi in Europa e nel mondo. Il volume, riccamente illustrato e curato da Paolo Fedeli e Gianpiero Rosati, ne racchiude gli Atti: analizzando la sua ampia e articolata produzione, si è voluto fare il punto sulla straordinaria fioritura critica che Ovidio ha conosciuto negli ultimi decenni, sugli indirizzi di ricerca oggi più produttivi e sulla diffusa e multiforme presenza dell’opera di Ovidio, in particolare delle Metamorfosi, nelle più varie espressioni dell’arte contemporanea (narrativa e poesia, pittura e scultura, teatro, cinema, videoart ecc.). La circolazione delle sue opere nella storia della cultura europea, i temi del corpo, del desiderio, dei confini e conflitti tra i sessi, della condizione umana con le sue sofferenze, dei tormenti e turbamenti della psiche, dell’assenza e dell’esilio, o l’idea ovidiana dell’Italia, sono solo alcuni tra quelli che qui vengono esplorati e rendono conto della straordinaria vitalità culturale che l’opera di Ovidio oggi dimostra e che apre la strada alla sua fortuna nel nuovo millennio. Un volume ricchissimo, con contributi provenienti dalle Università di Cambridge, Harvard, Oxford, Manchester, Munchen, Toronto, Durham, Torino, Milano-Cattolica Sacro Cuore, Padova, Firenze, Pisa-Scuola Normale Superiore, Cassino, Roma Tor Vergata, Biblioteca Apostolica Vaticana, Accademia Nazionale dei Lincei, L'Aquila, Bari, Palermo. Editing del volume e allestimento degli indici a cura di Alessio Mancini e Antonino Pittà. In copertina: Caravaggio, "Narciso alla fonte", olio su tela (Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma. Palazzo Barberini. Foto di Mauro Coen).
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