Il volume, di grande formato e stampato in quadricromia, propone le immagini scattate nel 2016 dal fotografo Luciano Adriani nel Bosco Martese, in provincia di Teramo, a una quarantina di chilometri dal capoluogo, nell’area del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il luogo fu teatro il 25 settembre 1943 del primo scontro vittorioso in campo aperto della Resistenza italiana contro l’esercito nazista, come certificò tempo dopo un telegramma allo storico teramano Riccardo Cerulli di uno dei padri della Repubblica, Ferruccio Parri, antifascista amico di Rosselli e Turati, fondatore del Partito d’Azione e delle formazioni partigiane di Giustizia e Libertà, primo presidente del Consiglio dei ministri. Luciano Adriani ha fotografato tra gli alberi del bosco un gruppo di studenti di Scienze della Comunicazione dell'Università teramana, ritraendoli come ideali testimoni di un episodio cruciale della storia passata, trasfigurato e ricordato simbolicamente. Le sue immagini ritraggono anche gli alberi della faggeta, cogliendone l’aspetto antropomorfo, le “facce”, elevandoli quasi a simulacri dei partigiani che in quei luoghi combatterono e che ormai non ci sono più. Così Adriani: «Una mattina di settembre siamo arrivati col pullman a Bosco Martese alle 6.30, in una condizione di luce ideale e tanto freddo. Ho raccomandato ai ragazzi un’espressione neutra, di pensare solo ai loro coetanei che lì avevano combattuto. Li ho fotografati vicino agli alberi, gli uni e gli altri rivolgono un grido muto a tutti, giovani e alberi sono testimoni del tempo. È come se gli studenti ci dicessero: siamo ragazzi di vent’anni saliti fin quassù per testimoniare questo luogo e quello che qui è accaduto. Per non farlo dimenticare». Così la curatrice Anna Fusaro: «La mostra e il libro, ricordando simbolicamente una fondativa ed epica pagina storica vissuta dal territorio teramano, ribadiscono l’importanza della presenza dei giovani e della loro testimonianza nell’abbracciare, conservare e tramandare la memoria storica, sottolineando il valore della storia, dell’identità e della libertà... Lo sguardo personale di Luciano Adriani si esprime nella dimensione simbolica rendendo personaggio il luogo, protagonista muto eppure eloquente, in cui ragazze e ragazzi portano nuova luce, interrogando il nostro sguardo e riattivando il dispositivo della memoria condivisa». Nel volume un contributo storico di Francesca Fausta Gallo (Preside della Facoltà di Scienze Politiche e Ordinario di Storia Moderna, UNITE) e Pasquale Iuso (Ordinario di Storia Contemporanea, UNITE), oltre al contributo critico della curatrice Fusaro. Volume promosso dall'Associazione Culturale Artruv'Arte e pubblicato in collaborazione con l'Università degli Studi di Teramo (UNITE). La Mostra è organizzata in collaborazione con la Città di Teramo, Assessorato alla Cultura.
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