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Una storia d'amore e avventura

Germana Maiolatesi

Una storia d'amore e avventura

€ 30

ISBN 978-88-85431-37-9
Ricerche&Redazioni, 2020
15x21 cm | 560 pp | 270 g
Duemilanovecentododici (5)

Nel suo libro Germana Maiolatesi, una delle alpiniste italiane più forti di tutti i tempi, racconta le sue avventure di alpinismo, scialpinismo, torrentismo, downhill e altro ancora... Quinto titolo della collana di libri di montagna "Duemilanovecentododici" diretta da Stefano Ardito, il testo si caratterizza per uno stile narrativo estremamente agile e coinvolgente, capace di suscitare grandi emozioni, e attraverso il quale fare la conoscenza di quella che è stata una vera e propria storia d'amore e avventura di Germana con la montagna...

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ISBN 978-88-85431-37-9
Ricerche&Redazioni, 2020
15x21 cm | 560 pp | 270 g
Duemilanovecentododici (5)

Nel suo libro Germana Maiolatesi, una delle alpiniste italiane più forti di tutti i tempi, racconta le sue avventure di alpinismo, scialpinismo, torrentismo, downhill e altro ancora...

Quinto titolo della collana "Duemilanovecentododici" diretta da Stefano Ardito, il testo si caratterizza per uno stile narrativo estremamente agile e coinvolgente, attraverso il quale fare la conoscenza di quella che è stata una vera e propria storia d'amore e avventura con la montagna... 

E infatti, così scrive nella sua prefazione al libro Stefano Ardito:

«Quello che state iniziando a leggere sembra un libro di montagna, e da un certo punto di vista lo è. Ma è prima di tutto una grande, fortissima storia d’amore. Qualche volta, prende i toni dolci di una notte stellata, di un tramonto con tutte le sfumature del rosa, della meraviglia abbacinante di Campo Imperatore o delle creste dei Monti Sibillini con il sole splendente e la neve.

Più spesso, la storia d’amore di Germana con la montagna diventa ruvida, diretta, dolorosa. Le sue parole, che sembrano scaraventate alla rinfusa, ma invece hanno un ritmo e uno stile affascinanti, consentono al lettore di vivere in prima persona le emozioni e i dolori di chi le ha scritte.

Basta chiudere gli occhi, anche al più modesto frequentatore dei monti, per sentire la neve fresca che lascia sprofondare con un sibilo gli sci. O per sentire sulla pelle e nel cuore la bellezza del sentirsi isolati tra i boschi e i torrenti della Laga, o magari la solidità degli appigli che offrono alle mani e ai piedi un appoggio su un tiro di corda difficile.

Queste pagine non sono state scritte da una scarpinatrice o da una climber qualunque, ma da una donna che è stata per decenni la signora dei Sibillini e del Gran Sasso.»

(Dalla prefazione di Stefano Ardito)

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